Se desideri che i tuoi contenuti abbiano una buona visibilità online, non puoi fare a meno di lavorare sul posizionamento del sito web su Google.
Ma sai esattamente che cosa si intende per posizionamento Google? In che modo funziona il posizionamento del sito?
In questo breve approfondimento introduttivo su questo tema così importante cercheremo di fare il punto su cosa sia il posizionamento in SERP, quali siano le differenze con l’indicizzazione e quali siano le attività che ti consigliamo di fare per spingere il posizionamento di un contenuto fino ai primi posti nei risultati del motore di ricerca!
Come si posiziona un sito
La prima cosa che dobbiamo condividere quando si parla di posizionamento di un sito web è la finalità: apparire in cima alla SERP, ovvero alla pagina che elenca i risultati di ricerca di Google.
Se infatti il nostro contenuto dovesse finire in terza, quarta o – peggio ancora – in quinta pagina o successive, nessuno (o quasi) lo noterebbe.
Ecco dunque che – acclarata l’importanza di arrivare ai primi posti nei risultati di ricerca su Google per gli intenti di ricerca che intendiamo soddisfare – rimane da comprendere in che modo poter scalare i risultati fino alla tanto agognata prima pagina.
Come funziona Google e come ci posiziona
La risposta alla necessità che abbiamo espresso in chiusura del precedente paragrafo non è, purtroppo, semplice. Per capirlo, però, possiamo brevemente riferirci a come funziona Google, il principale motore di ricerca.
Quando un utente cerca delle informazioni che gli occorrono per soddisfare le proprie esigenze, digita all’interno della maschera di ricerca una o più parole che possano rappresentare formalmente il suo intento di ricerca.
A sua volta, Google elabora le parole inserite dall’utente interpretando quale sia il suo intento di ricerca e restituendo i migliori risultati possibili, intendendo per tali quelli che ritiene siano più pertinenti e affidabili nell’esaudire le proprie necessità.
Per far ciò, Google seleziona le fonti più attendibili dal proprio database su milioni di siti web precedentemente indicizzati (se non sai che cosa sia l’indicizzazione di un sito web, ti consigliamo di dare uno sguardo al nostro precedente post).
La SEO, scienza o arte?
A questo punto dovresti aver compreso che l’obiettivo di qualsiasi creatore di contenuti sia quello di generare delle pagine che Google possa utilizzare per soddisfare l’intento di ricerca dei propri utenti. Ma come si fa?
Sinteticamente, è questo l’obiettivo della SEO (search engine optimization), una disciplina che si occupa anche – ma non solo! – di comprendere come creare contenuti che siano ottimizzati per il motore di ricerca.
All’interno della SEO sono infatti riconducibili non solamente gli interventi utili per migliorare la qualità dei contenuti (ne parleremo tra breve), quanto anche quelle attività di natura tecnica e off-page che poco hanno a che vedere con ciò che diremo tra breve.
Come individuare i contenuti da pubblicare
Per comprendere come posizionare un sito web, e migliorare le possibilità di giungere in cima ai risultati della SERP attraverso qualche accorgimento, cerchiamo di comprendere:
- Come individuare i contenuti da pubblicare
- Come creare i contenuti in ottica SEO agendo sulle giuste leve.
Per quanto concerne il primo punto, si suole partire con una buona keyword search, ovvero un’analisi delle parole chiave che ruotano intorno all’argomento (o agli argomenti) centrale del tuo sito.
Se non hai precedente esperienza in questo ambito, puoi iniziare mettendoti nei panni dei tuoi utenti: come si comporterebbero sui motori di ricerca per soddisfare le proprie esigenze informative?
Analizzato il potenziale comportamento dei tuoi utenti e i loro intenti di ricerca, puoi cercare di:
- Aiutarti con alcuni degli strumenti gratuiti più importanti che trovi su Internet (da Google Trends a UberSuggest) per scoprire le parole chiave secche, correlate, corte o lunghe, che potresti trattare nel tuo piano editoriale
- Analizzare le community dei tuoi potenziali utenti, al fine di comprendere quali siano le conversazioni che nascono in tali luoghi digitali. Dai gruppi Facebook ai forum, non mancheranno certamente le possibilità di trovare spunti utili
- Interpretare quello che gli utenti dicono in privato, con email, messaggi Facebook e altri canali di comunicazione che ti permetteranno di avere buone idee che, magari, non sono filtrabili attraverso le community pubbliche.
Insomma, la keyword research ha due obiettivi fondamentali, dei quali non potrai che occuparti:
- Di che cosa hanno bisogno i tuoi utenti/clienti
- Come i tuoi utenti/clienti cercano queste informazioni online.
Come creare contenuti in ottica SEO
Ora che hai capito che cos’è la keyword research e come si fa, non possiamo che occuparci di comprendere come creare contenuti in ottica SEO.
In realtà, ancor prima di addentrarci – pur sinteticamente – in questi ambiti più tecnici, bisogna capire una cosa: è fondamentale scrivere per il lettore. Dunque, pensare al pubblico che leggerà il tuo contenuto, ai loro bisogni, a cosa cercano, a cosa vogliono.
Cerca dunque di entrare in connessione con i tuoi potenziali clienti al fine di comprendere quali sono le loro esigenze, e come stanno manifestando tali bisogni.
Una volta che hai maturato questo approccio, potrai procedere con la cura della SEO On Page, facendo attenzione ad alcuni parametri che possono ben condizionare il posizionamento del tuo contenuto, come:
- Titolo: il tag title è la prima cosa che si vede in SERP su Google. Per questo motivo è molto importante inserire la keyword principale all’inizio e completare poi la riga con una frase compiuta con senso logico
- Descrizione: la meta description è il gruppo di righe (2-3) che appaiono sotto il titolo in SERP. Deve essere informativa e, altresì, invogliare il lettore a fare clic, inserendo magari una breve call to action
- URL SEO: deve essere corto ed essenziale, inserendo al suo interno la keyword principale
- H1, H2 e H3: il tag title H1 è il titolo della pagina o dell’articolo. Deve essere esaustivo e riprendere la keyword principale. I tag H2 e H3 sono gli header, i titoli dei paragrafi e degli eventuali sottoparagrafi.
Ricorda inoltre che:
- Ogni contenuto dovrebbe essere composto sia dal testo che dall’audio, dal video e dalle foto. È dunque essenziale inserire dei contenuti di questo tipo oltre a quello testuale, perché ti permetteranno di ottimizzare la pagina per Google e rendere più interessante
- Devi inserire dei link verso fonti autorevoli e di approfondimenti, che permetteranno al lettore di scegliere se proseguire nella realizzazione dei propri desideri di conoscenza, e che consentiranno al proprietario della pagina di segnalare a Google un maggiore valore.
Se vuoi saperne di più su come posizionare correttamente un sito su Google contattaci!